lunedì 13 ottobre 2008

il raccontastorie


Conoscete qualcuno talmente abituato a mistificare la realtà, a proprio unico ed esclusivo vantaggio, da autoconvincersi che le storie che inventa siano i veri fatti accaduti?
Io si!
Ed ho pure la discutibile fortuna di condividere la metà del mio patrimonio genetico con questa persona!

Chi mi conosce sà che è molto difficile farmi cambiare idea e ancora più difficile costringermi a fare alcunchè.
Ebbene il Raccontastorie si è autoconvinto che io sia stata costretta da mio marito a fare per anni un lavoro che non mi piaceva (non era il massimo,veramente pesante e faticoso fisicamente),che in realtà la mia unica aspirazione nella vita era fare "la Signora" occupandomi di mantenere la Sua contabilità e che ora vivo reclusa e non mi è permesso,sempre da mio marito, di comunicare con Lui.
Ora,che il lavoro che facevo non fosse bellissimo è vero (da qui la base del racconto) ma ho scelto di dare una mano alla mia famiglia (di appartenenza ,e quindi a Lui) perchè la mia disponibilità permetteva di gestire meglio le variazioni di necessità di forza lavoro(in parole povere se c'era da lavorare andavo e non stavo a guardare ne le 8 ore ,ne se era festivo,se non c'era da lavorare stavo a casa e basta).
Stare a farmi fracassare le scatole per i conti che non tornavano MAI e doparmi di caffè ,per quanto possa sembrare strano ,non è esattamente il mio ideale di lavoro.
Nonostante fosse faticoso,preferivo poter passare la giornata con una persona che ho sempre giudicato intellettualmente a me più affine (indovinate di chi parlo :) ?)

La situazione ha iniziato a pesarmi quando ho visto che il mio interesse (e quello di mio marito) affinchè il lavoro fosse svolto al meglio ,veniva preso per un delirante senso di territorialità.
In pratica ,se facevo notare che qualcuno,si grattava lungamente le parti intime,cercando di farmi fare pure il suo lavoro,e che, nelle rare, occasioni in cui si decideva a fare qualcosa,dovevo comunque rimediare a errori madornali,dovuti alla totale mancanza di attenzione per le procedure,in reltà stavo solo malignando e gettando fango su una persona sensibile e sfortunata(nonchè grande lavoratore!!!) perchè mi stava ANTIPATICO!!!!!
Ora ,che la persona in questione sia un povero mentecatto ,privo di capacità logico-cognitive ,e da me considerato interessante e simpatico meno di una macchia di muffa,è vero,ma che per questo motivo avrei dovuto inventarmi OGNI GIORNO qualcosa di fatto alla pene di segugio (e che si doveva sempre in qualche modo riparare con gran dispendio di tempo ed energia) SOLO PER ANTIPATIA è veramente un modo di pensare contorto.
Sono arrivata a pensare che ci fosse uno strano legame,una qualche forma di ricatto,che impedivano a mio padre (ecco svelata l'identità del Raccontastorie)di prendere atto delle mie(nostre) continue rimostranze (deve essere genetico cercare motivazioni assurde per certi comportamenti).
Ho pensato anche che avesse improvvisamente deciso di fare uso di sostanze stupefacenti.

Non ero la sola a lamentarmi,anche non dando peso alle oppinioni di mio marito,perchè di parte, poteva tenere conto almeno delle lamentele degli altri colleghi.
Invece era solo un'altra Storia.
Si è semplicemente convinto di questo suo nuovo racconto,in cui ,da paladino della giustizia,doveva preservare l'ameboide dalle mille angherie mie e di mio marito.

Da quando ho smesso di lavorare (per l'arrivo della streghina)il protagoniosta cattivo è diventato mio marito ,che ha la tendenza ad essere un pò brusco quando si sente prima preso per i fondelli,poi sminuito e denigrato davanti agli altri dipendenti ,e ora è stato allontanato dal Paladinoraccontastorie per MANCANZA DI RICONOSCENZA!!!
Bisognerebbe essere sempre riconoscenti con chi ti tratta come una pezza da piedi e ti apostrofa intercalando bestemmie e organi genitali!
Come non essere riconoscente nei confronti di chi giudica l'esperienza ,la disponibilità e la responsibiltà meno importante di una lunga e prolungata leccata di culo?

E sopratutto come non essere riconoscenti a chi considera il giudizio di una figlia e del suo compagno( da 17 anni) ,INFERIORE a quello del primo decerebrato zerbiniforme pronto a scodinzolare al primo sguardo truce (lui sostenitore dell'importanza della FAMIGLIA)?
Dal libro del Raccontastorie devono essere sparite le pagine in cui si parlava di tutti i sabati e le domeniche lavorati per parargli le si tanto altrui lustrate chiappe,dove si racconta delle volte che si sono riprese delle lavorazioni aggratis,dove ci siamo occupati di tutto per permettergli di farsi i viaggetti e le ferie fuori stagione.
Non ci sono quelle pagine perchè non sarebbero coerenti con le sue nuove storie,come non ci sono le pagine dove si racconta di come non sia mai riuscito a impormi il suo modo di fare e di pensare,nonostante l'assoluta convinzione della bontà del suo sistema educativo.
Sarebbe troppo evidente che se non mi faccio più sentire è per una mia scelta .
E dovrebbe chiedersi il perchè di questa mia decisione.
Meglio raccontarsi che vivo nel terrore di esprimermi e di manifestare le mie oppinioni...
P.S.: visto che ti informeranno anche di questo post gradirei un commento e visto che ci sei vai a leggerti i commenti al post di mio marito che ti ha tanto indignato,scoprirai cosa penso di quello che ha scritto.

16 commenti:

Pav ha detto...

Beh..... è un po' che medito come commentare il tuo intervento.
Purtroppo non ho vissuto di persona l'evolversi di questa situazione. Posso solo vederne i risultati e ragionare in base alle varie campane. Un mio pensiero, anche se non ho la certezza che sia sempre valido, è che le colpe non stanno mai sempre solo da una parte. In questo caso specifico non posso dare un giudizio obiettivo, proprio perchè non ero presente. Conosco voi, e conosco vostro padre. Tutti mi sembrate bravissime persone, ognuna con pregi e difetti e quindi non saprei onestamente da che parte "schierarmi". Da un lato tu ed Efi avete delle personalità forti e particolari, ed a volte non è semplice confrontarsi con voi, e questo lo vedo a volte anche da altri vostri/tuoi parenti che faticano nel capire le vostre scelte. E' giusto che abbiate le vostre idee e che le perseguiate, ma a volte, purtroppo, è necessario scendere a compromessi. Questo è inevitabile, proprio perchè "la propria libertà finisce dove inizia quella dell' altro...." e questo a mio avviso è IL COMANDAMENTO.. che dovrebbe regolare TUTTI i rapporti interpesonali. All' "angolo opposto"..... troviamo la figura paterna.... quella del genitore se vogliamo generalizzare.... A questo riguardo posso portare l'esempio del rapporto con i miei genitori..... inesistente.... Quello con mio padre per motivi di lavoro, che l'hanno sempre portato all' estero e mi ha visto crescere a spizzichi e bocconi (si dirà, ma soprattutto, si scriverà così ?!?!). Con mia madre i problemi invece sono sempre stati legati alla sua salute mentale.... troppo vacillante..... Insomma.... me la sono sempre dovuta cavare da solo. Avrei voluto genitori presenti, ma quando tentavano di dire la loro l'ho sempre vissuta come una intrusione nel mio mondo.... forse perchè farlo alla soglia dei 30 anni è tardi.... Soprattutto se nei 30 precedenti me la sono sempre sbrigata da solo.... Anche voi a quanto ne so avete avuto l' indipendenza molto presto, e ora certi discorsi li "digerite" male..... A volte quando parlo con mio padre mi rendo conto dalla sguardo la sua disapprovazione, mi accorgo dai sui discorsi che vorrebbe imporre le sue idee, i suoi modelli.... Ecco forse lui si ferma prima, e si limita ad esprimere le proprie idee e convinzioni, senza cercare di impormele, o magari tenta di farlo, ma senza troppa forza.... Forse vostro padre va un po' più in là....!? Non lo so.... Anche i miei genitori davano la colpa alla mia ex, per le scelte ed i comportamenti che tenevo.... Ma questo penso che sia "normale".... Insomma.... a parte IL COMANDAMENTO.... quello che cerco sempre di fare è mettermi nei panni dell' altro... e cercare di capire il perchè del suo comportamento. Per il resto credo che sia un circolo vizioso, partito da qualche episodio e via via inasprito da incomprensioni ed episodi successivi.... Alla fine sono andato a braccio.... man mano che i pensieri mi si formavano in testa.... Non so se c'è un filo logico in quello che ho scritto.... Mi dispiace per la situazione che si è venuta a creare, posso solo sperare che prima o poi riusciate a fare una bella riunione di famiglia per provare a chiarirvi.
In bocca al lupo

Salamandra ha detto...

grazie pav del tuo commento,io non voglio che tu o k vi schierate o prendiate posizione.sono sempre stata la prima a mediare e a cercare di evitare casini.alla base del problema ci stà la mancanza di rispetto.è normale che un genitore cerchi di imporre i propri punti di vista,ma non è questo il punto:quello che ha fatto degenerare la cosa è stata la mancanza di rispetto.sono abituata a sentirmene dire di tutti i colori,proprio perchè ho sempre avuto un carattere particolare,ma non sopporto che mi si manchi di rispetto e ancora meno che manchino di rispetto a mio marito solo perchè non conforme al loro ideale di uomo T.C.tu non puoi saperlo,ma ci siamo fatti veramente un mazzo tanto per fare andare avanti il lavoro,anche quando era mio padre a non crederci e a lasciar perdere.venire trattati come gli ultimi venuti per i piagnistei del leccaculo di turno è stato troppo.ma non ti cruciare,questa situazione x me è un dejavù,si comporta ciclicamente così con qualcuno della famiglia,a caso.come hai capito ho imparato a camminare da sola tanti anni fà e non era certo la sua mano a sorreggermi e guidarmi (per fortuna!!!)quindi proseguirò per la mia strada senza problemi.ho imparato che ad eliminare i rapporti negativi si hanno solo vantaggi. un bacio.

Anonimo ha detto...

io penso che i panni sporchi si debbano lavare in casa propia è una vergogna.............

Salamandra ha detto...

caro utente "anonimo"io trovo altrettanto vergognoso non firmare un commento,specie se si stà esprimendo un giudizio.dal mio punto di vista questo blog E' casa mia.è un posto dove scrivo quello che mi capita e che penso,ed è un posto per confrontarmi con altre persone ed altre esperienze.trovo meno vergognoso esprimermi qui che criticare alle spalle o far sapere i fatti miei agli amici al bar .ho voluto scrivere in un posto pubblico per evitare che le mie parole vengano riportate in maniera distorta.chi vuole sapere il mio punto di vista viene e legge. volendo può anche stamparsi cosa penso ,così potrà confutare in seguito le mie parole senza possibilità che io mi rimangi ciò che ho affermato dicendo :"ricordi male" come è usanza comune a molti (come tu ben sai...)sarebbe buona usanza,per alcune persone,registrarsi quando parlano per non incorrere in continui fraintendimenti.in ogni caso dove lavare i miei panni lo vedo io,se la cosa ti disturba,non leggermi.

Anonimo ha detto...

zA me la cosa non disturda ho solo espresso il mio giudizio.E mi hanno già registratto all'anagrafe penso che basti, e a parer mio tu stai sparlando alle spalle.Ora mi chiedo alla controparte hai detto in faccia quello che pensi e dici?Mi piaccerebbe sentire anche la sua versione.Io ho dei genitori con i loro preggi e diffetti ma non sono mai andato a rendere publiche le nostre cose brutte o belle come non ho mai permesso a terze persone di farlo.Questo vuol dire DIGNITA e RISPETTO

Salamandra ha detto...

caro "anonimo" non è richiesta nesuna registrazione,basta anche solo un nick giusto per riconoscersi.se avessi letto attentamente avresti scoperto che il mio punto di vista è stato esposto agli interessati più e più volte,senza che questo desse dei risultati soddisfacenti.in'oltre come vedi questo spazio non è moderato,quindi se vogliono possono raccontare la loro versione anche qui.sono felice che tu abbia dei genitori e rispetto la tua scelta di tenere per te le tue esperienze.un blog è, in parole povere ,un diario pubblico dove io scrivo le mie esperienze,positive e negative.è una mia scelta.non mi pare di aver letto i tuoi commenti negativi quando scrivevo delle mie giornate e delle novità su mia figlia:come mai quei post non ti hanno indignato?se avessi l'abitudine di frequentare altri blog scopriresti che è abitudine di noi bloggers condividere le nostre esperienze cercando un confronto con chi ci viene a "visitare".spesso il parere di un esterno aiuta a chiarire certe situazioni.detto questo ti ringrazio per il commento.non ritengo di aver mancato di rispetto a nessuno esprimendo i miei sentimenti.nel caso gli interessati sanno dove trovarmi.

Maria ha detto...

Prima di tutto voglio dirti che mi dispiace per il momento che stai attraversando, probabilmente tutto questo era necessario, ed anche se a caldo riesce difficile coglierne il senso, magari tra qualche tempo sarà più facile.
Sai io ho la mia teoria, cioè che certe cose non avvengono per caso, ma per darci una possibilità di crescita ed ho verificato che non c'è crescita senza dolore!
Un caro abbraccio ed un bacino alla streghina.

Anonimo ha detto...

Caro anonimo,leggendo il post di Strya e notando i tuoi grossolani errori di grammatica,dubito che tu abbia veramente capito quello che nel post veniva detto.
Precisato questo punto,mi complimento con Strya per la sue capacità letterarie e il suo modo di eludere le tue sterili polemiche.
Spero di aver usato un linguaggio abbastanza elementare.
Ciao.
Riccardo.

Enioi ha detto...

Ciao Clem,
anche io sono del tuo stesso parere,solo che(come dici tu),a caldo è difficile separare la pula dal grano e cogliere il senso profondo delle cose che quotidianamente avvengono nella nostra Vita.
Ciao.

Anonimo ha detto...

Sappi che le mie non erano sterili polemiche posso anche non avere le vostre capacità letterarie ed ho capito benissimo quello che nel post viene detto forse molto di più di quello che pensi.........

Anonimo ha detto...

Ciao bellixé, mi spiace per ciò che ti/vi sta capitando e credo di capire molto bene il senso di rabbia e di frustrazione che si può provare durante episodi come quelli che hai raccontato.
Purtroppo ciò che va a collidere con le cose in cui profondamente crediamo non è e non può essere suscettibile di mediazione o compromesso, perchè sarebbe come arrendersi incondizionatamente, o rinunciare al proprio sé più profondo.
Spero comunque ci sia una strada per arrivare a stare meglio, e spero che possiate percorrerla in serenità.
Un abbraccio

Anonimo ha detto...

Io preferisco 'anonimo'ho letto di tua figlia(e volevo farti i miei complimenti)le novità e le tue giornate con tua figlia sono solo da ammirare

titi67 ha detto...

non ho parole...
e tu lo sai quanto è difficile che questo accada...
baci
ziacri

titi67 ha detto...

ciao bellabambina,
volevo dirti che per domenica io purtroppo non ci sono, ma di qualsiasi cosa tu abbia bisogno, tavolo, cavalletti o altro che ti viene in mente, puoi passare in lab sabato mattina.
baci
ziacri.

kausika ha detto...

Pippoletta dolce mia, lasciatelo dire da chi c'è già passata e ruzzoloni...considera questa cosa una gran fortuna e un grande favore...allontanati più che puoi e senza neanche rancori, ringrazia il "padre-maestro-anonimo-illetterato" perchè ti ha fatto un bellissimo regalo...la sua assenza potrebbe essere molto preziosa per la vostra vita...amen!
Ti voglio bene!

Anonimo ha detto...

ciao,scusa se scrivo ma conosco questa situazione per esperienza personale...sarebbe bello scegliersi i parenti, ed è possibile farlo: hai scelto tuo marito e avete insieme una figlia bellissima e serena, questo vuol dire che siete una FAMIGLIA bellissima e serena. E per famiglia io parlo di voi 3. Questa è l'unica famiglia che conta davvero!I genitori dovrebbero imparare dai propri errori, e non perdere memoria della loro giovinezza e dei loro trascorsi prima di fare le prediche agli altri. Altrimenti, se vogliono vivere nell'oblio che stiano zitti!Tante volte gli anziani genitori dimenticano di avere davanti una donna o un uomo, ma continuano a vederci come degli infanti ancora con le caccole nel naso disposti a berci tutte le loro "verità". Dimenticando che siamo adulti e che abbiamo la nostra esperienza e la nostra capacità di valutazione e dimenticando che andiamo trattati come uomini e donne con un cervello proprio e una propria dignità. I figli non appartengono ai genitori, ognuno sceglie il proprio destino e la propria strada. Tante volte è meglio percorrerla da soli o in compagnia dei parenti scelti e non di quelli che ci siamo, spesso purtroppo, trovati addosso!!
Un bacio grande, robi